Fast & Furious 8

Fast & Furious 8 – Oltre ogni legge fisica

Fast & Furious - Saga

Ottavo capitolo e nuovo punto di inizio per questa saga che nel suo continuo mutamento non mostra segni di stanchezza, anzi possiamo/dobbiamo confermare che questo nuovo episodio è uno dei migliori sino ad oggi proposti sul grande schermo, se non addirittura quello davvero più riuscito tra tutti. Con un inizio ambientato a Cuba (nuova vecchia meta per il cinema americano post embargo), la pellicola di F. Gary Gray (“Straight Outta Compton”, “Il negoziatore”) si prende il tempo per omaggiare gli episodi precedenti e presentare nuovamente le coordinate su cui l’intera produzione si è fino ad ora mossa, mentre tutto questo scorre viene introdotto il nuovo antagonista della famiglia allargata Toretto: Cipher.

A vestire i panni di quest’ultimo, un hacker informatico che nessuno riesce a rintracciare, troviamo Charlyze Theron nuova entrata che le regala alla saga il miglior cattivo apparso sino ad ora (e proprio in questo personaggio implacabile sta la riuscita di questo nuovo racconto). Nelle oltre due ore dirette dal regista americano, “Fast & Furious 8” imprime sullo schermo alcune delle sequenze d’azione tra le più spettacolari (e anche improbabili come registro vuole) di cui chi scrive abbia ricordo, ma come se non bastasse oltre ad alzare l’asticella in questo senso, il cineasta newyorkese riesce a donare ad ogni singola scena il giusto respiro, non risparmiando un montaggio frenetico ma senza che questo vada a discapito degli spazi scenici.

Il risultato è una pellicola da godere in tutta la sua grezza bellezza, perché difficilmente capiterà di rivedere qualcosa di così incredibile come l’inseguimento che si svolge per le strade di New York invase da una “mandria” di auto (che sembra la rielaborazione della corsa degli Gnu impazziti de “Il Re Leone” Disney). Ma se sul fronte visivo la pellicola non delude, questo ottavo episodio trova nella sceneggiatura di Chris Morgan il perfetto collante generale. Tenendo presente la materia di cui si sta trattando, non può non colpire ’l’audacia” con cui lo sceneggiatore riprende alcune situazioni delle pellicole precedenti andando a pescare nella memoria della saga.

Oppure di come finalmente tutti i personaggi trovino il giusto spazio nel racconto grazie anche ad un inaspettato “passaggio in secondo piano” del protagonista Vin Diesel a favore dei personaggi interpretati da Dwayne Johnson e Jason Statham, che oltre ad essere protagonisti di una delle sequenze più divertenti della pellicola (la fuga da un carcere), regalano momenti comici perfetti ogni qual volta loro malgrado si ritroveranno a collaborare. Poco dopo l’inizio della pellicola, probabilmente a metà del primo tempo, uno dei personaggi guardando in macchina esclama: “devi conoscere il tuo pubblico”, in questa frase sta la chiave della riuscita di “Fast & Furious 8”.

La produzione sa perfettamente quale sia il pubblico a cui fa riferimento e crea per questi spettatori lo spettacolo che si aspettano di vedere, ogni volta più grande e curato nei dettagli che faranno presa su chi sta dalla parte opposta dello schermo, ma al tempo stesso è un cinema capace anche di trovare nuovi sguardi da portarsi dietro e stupire anche i più scettici con sorprese inaspettate. E dopo quasi vent’anni di presenza cinematografica questa saga non la si può bollare semplicemente come cinema da vedere a cervello staccato (anche perché alcuni omaggi non passeranno inosservati ai cinefili come ad esempio quello dedicato a John Woo), ma divertimento di grana grossa ben riuscito.

Dove Vedere Fast & Furious 8
cinefilopigro
Fast & Furious 8
2.5
Acquistalo su
black widow
Successivo
Black Widow