Resident Evil: Extinction

Resident Evil: Extinction – Resident Evil ver. 1.5

Terzo capitolo della saga zombesca strappata al mondo dei videogiochi, “Resident Evil Extinction” vede per la terza volta Milla Jovovich nei panni della protagonista Alice. Arrivati a questo episodio non si può non notare come la saga sia praticamente un lavoro “autoriale” ed autereferenziale per registi in cerca di successo o che smaniano di tornare alle luci della ribalta. Nel caso del primo capitolo alla macchina da presa c’era un cineasta (Paul W.S. Anderson) in ceca d’affermazione, nel secondo un neofita alla prima esperienza (Alexander Witt), ma in questo terzo ritroviamo un “bravissimo mestierante” (termine veramente brutto ma obbligatorio) in cerca di rivalsa dopo una carriera costellata di alti e bassi.

Resident Evil Extinction

Non è quindi un caso che questo “Resident Evil Extinction” apportando modifiche qua e la potrebbe divenire senza problemi un nuovo punto di partenza della saga, piuttosto che la sua fine. Questo perché Russel Mulcahy (Highlander) ridefinisce tutto il mondo a contatto con la protagonista, spostando l’azione dagli asettici laboratori e città in preda all’anarchia dei primi due film (sicuramente più vicini alla materia di partenza), in un mondo ormai deserto, morto, ove l’umanità non ha più nessuna speranza, ed il virus che doveva essere fermato ha sgretolato anche il pianeta. Insomma questa terza pellicola si discosta in tutte le sue parti principali dalle precedenti, cercando però di essere un seguito naturale del primo episodio, dimenticandosi del secondo.

Resident Evil Extinction

Comunque questo “R.E. Extinction” è a tutti gli effetti un prodotto per i fan del videogioco, del film e anche per gli spettatori occasionali (per questi ultimi i produttori hanno disseminato il film di sponsor) in cerca dello spavento facile. La trama molto semplice e lineare racconta di come un virus ha distrutto la terra e trasformato tutti gli uomini in mostri assetati di sangue; gli unici sopravvissuti scappano come possono sognando un luogo in cui vivere serenamente; la nostra eroina Alice è l’unico essere che ha contratto il virus senza mutarsi in qualcosa di orripilante, per cui la multinazionale “Umbrella”, che è bene dirlo è l’autrice stessa del virus, vuole catturarla per poter creare un antidoto efficace.

Resident Evil Extinction

Inseguimenti e azione non mancheranno così come picchi di tensione, fino ad arrivare all’immancabile finale che come avviene in questi casi lascia sempre spazio a qualche seguito. Il lavoro svolto da Mulcahy è più “nobile” che “efficace”, realizza però un prodotto-film compatto, ben calibrato tra tensione ed azione, ricco di effetti speciali e con un ritmo che non porta di sicuro alla noia. In definitiva più che un terzo capitolo sembra il più logico seguito del primo, che piacerà a chiunque cerca un po’ di grasso (ahimè però insano) divertimento, ed a tutti coloro che oltre all’estetica non cercano niente altro.

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“Residen Evil Extincion” è a tutti gli effetti un prodotto per i fan del videogioco, dei film e anche per gli spettatori occasionali (per questi ultimi i produttori hanno disseminato il film di sponsor) in cerca dello spavento facile.
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